Di cosa mi occupo

"Entrare a far parte del problema è un modo di diventare parte della soluzione" Stephen Mitchell, 1997

Le coordinate teoriche umanistiche a cui faccio riferimento, l’esperienze cliniche in contesti di grave sofferenza mentale e la mia sensibilità personale, mi hanno portata ad adottare un metodo di lavoro caratterizzato da un clima di rispetto, condivisione e partecipazione reciproca.
L’attenzione è rivolta al mondo interiore e relazionale dell’individuo considerato, non come mero portatore di sintomi, ma innanzitutto come una persona dotata di affetti, bisogni, desideri ed aspettative da conoscere e comprendere.
Gli interventi che attuo sono finalizzati alla promozione, ripristino e/o potenziamento del benessere psicologico ed allo sviluppo sia individuale che relazionale.
Il mio lavoro può essere utile a chi sia motivato alla conoscenza di sé stesso e di sé in rapporto agli altri, ai fini di massimizzare le possibilità di raggiungere con sicurezza le proprie ambizioni e realizzazioni personali, vivere serenamente nell’ambiente sociale, costruendo relazioni (sia in famiglia che sul lavoro) positive e soddisfacenti. Inoltre, il mio lavoro si rivolge a chi stia avendo difficoltà ad affrontare il cambiamento legato ad uno specifico momento di vita (matrimonio, gravidanza, nascita di un figlio, cambiamento di scuola, pensionamento, etc.) e/o stia vivendo problematiche emotive legate ad eventi traumatici e dolorosi inattesi (incidenti, lutti, separazioni, perdita del lavoro, malattie croniche, etc.).

Principali aree d’intervento

  • Difficoltà relazionali in famiglia e sul lavoro
  • Sostegno a gravidanza, maternità e genitorialità
  • Elaborazione del lutto e separazione
  • Dipendenze affettive
  • Attacchi di panico, ansia e depressione
  • Disturbi psicosomatici e sofferenza legata al rapporto con il proprio corpo
  • Problematiche legate all’autostima
  • Stress e disturbi legati ad eventi traumatici

Le vostre domande

1) Se vado dallo psicologo sono matto o una persona debole?

Durante la vita ognuno di noi può attraversare dei momenti di crisi causati, per esempio, da un evento stressante, un cambiamento improvviso e inatteso, da difficoltà relazionali e/o emotive destabilizzanti. Saper riconoscere i propri disagi e cercare soluzioni ai propri problemi rivolgendosi a chi ci può fornire un aiuto qualificato sono segnali di forza ed auto-consapevolezza. Infatti quando i ripetuti tentativi di risolvere da soli sono falliti è salutare chiedere un aiuto qualificato ed intraprendere un percorso di cambiamento, il cui merito sarà nostro.

2) Posso cambiare? Io sono fatto così!

Alcuni di noi pensano che il proprio carattere sia un insieme di peculiarità personali già stabilite alla nascita e quindi immodificabile, come il colore degli occhi o la statura. Questo pregiudizio rischia di limitare le reali possibilità della persona di adottare dei comportamenti alternativi più efficaci e benefici per se e per gli altri. Infatti, il nostro carattere si forma attraverso le esperienze (soprattutto relazionali) che facciamo durante il corso dell’infanzia e di tutta la nostra vita. Non è qualcosa che ereditiamo, ma è un insieme di specificità che abbiamo sviluppato nel tempo per adattarci nel miglior modo possibile ad un determinato ambiente. Quindi ognuno di noi ha la responsabilità di come agisce nel mondo ed il potere di modulare le proprie reazioni, le quali possono essere ottimizzate lavorando su se stessi, in autonomia o con l’aiuto di un professionista.

3) Come può capirmi qualcuno che non ha vissuto il mio stesso problema?

Lo psicologo possiede strumenti utili a gestire diverse situazioni: la formazione continua, l’esperienza e capacità personali come l’empatia, sono strumenti indispensabili per comprendere ed affrontare la sofferenza e le difficoltà, anche quando non le ha vissute in prima persona.

4) E’ possibile risolvere problemi concreti solo parlando?

Si, certo! Il linguaggio è il mezzo con cui costruiamo la realtà. Parlare ci aiuta a cambiare le modalità che abitualmente adottiamo per attribuire significato a ciò che viviamo e, di conseguenza, a modificare i nostri atteggiamenti e comportamenti disfunzionali e fonte di disagio.

5) Quanto dura un percorso psicologico?

Non è possibile stabilire a priori la durata dell’intervento perché questo dipende da molte variabili, tra cui il motivo che porta la persona ad intraprenderlo. Ognuno di noi è un essere la cui complessità va rispettata, per questo motivo non esistono percorsi standard precostituiti. L’intervento può durare qualche colloquio o protrarsi nel tempo, a seconda delle necessità e delle priorità della persona.

6) Andare dallo psicologo costa troppo?

Non è detto! Spesso presso gli studi privati è possibile accedere a tariffe agevolate. Inoltre nei servizi pubblici è possibile effettuare dei percorsi psicologici a prezzi calmierati. In ogni caso, è consigliabile consultare direttamente gli specialisti per chiedere maggiori informazioni in merito.